Assistenza condizionatori a Roma…ma quanto mi costi?

Quanto costa l’assistenza condizionatori a Roma? Se ti stai facendo questa domanda, con ogni probabilità, è perché il tuo condizionatore ha un guasto, funziona male e prima di pensare eventualmente a sostituirlo vuoi farti un’idea di quanto potrebbe costarti ripararlo o farlo aggiustare. La risposta più onesta a domande come queste è: dipende. Come quando si tratta degli interventi sulle caldaie, infatti, gli interventi sui sistemi di aria condizionata possono essere di natura molto diversa e, proprio per questo, muovere il tariffario in maniera consistente.

 

Assistenza condizionatori a Roma: il prezzo giusto e qualche considerazione

Certo, non puoi aspettarti di chiamare l’assistenza caldaia a Roma e cavartela con poche decine di euro: i prezzi degli interventi, infatti, raramente scendono al di sotto dei cinquanta euro e hanno una natura molto variabile. Non serve essere degli esperti in materia, infatti, per capire che una cosa sono i controlli di routine o la periodica pulizia del filtro e completamente un’altra cosa sono invece gli interventi “di emergenza”, quelli che servono per esempio a individuare eventuali guasti e riparali. Nel primo caso la ditta o il professionista a cui ci si è rivolti per la riparazione dovrebbe chiedere un pezzo molto modico, prezzo che invece potrebbe essere a ragione molto più alto nel secondo caso. Per non considerare, poi, l’ipotesi in cui aggiustare il condizionatore richieda l’acquisto di un pezzo di ricambio: il quel caso il costo dell’intervento potrebbe aumentare di molto, ma nel prezzo finale va compreso anche l’acquisto e il valore dei ricambi.

 

Ammesso, insomma, che non si può pretendere di rivolgersi a un’assistenza caldaia a Roma gratis (o quasi), ci sono una serie di consigli di cui ci può tenere conto nel caso in cui si voglia risparmiare un po’. Rivolgersi a una ditta o a un tecnico di fiducia è uno di questi, forse il più importante: solo in questo modo di potrà essere sicuri del risultato, di aver pagato il giusto e si ridurrà drasticamente il rischio di andare incontro a truffe e raggiri. Più in generale, per valutare il prezzo giusto di un intervento di questo tipo bisognerebbe considerare anche elementi come la rapidità, per esempio

FAQ sulle valige e trolley per viaggiare

Quale valigia è meglio per un viaggio in automobile o treno?

Se devi intraprende un viaggio in automobile, in treno o anche in pullman puoi scegliere delle valigie morbide. I borsoni sono molto indicati perché contengono molti indumenti, hanno tasche e scompartimenti molto pratici e si adattano bene allo spazio disponibile nel bagagliaio proprio perché non sono rigide.  La sua forma perfette di posizionarle in maniera creativa quando non c’è molto spazio nella cappelliera o nel bagagliaio.

Quale valigia è meglio per un viaggio in aereo?

Si che si tratta di un viaggio di pochi giorni che un viaggio di durata maggiore, quando viaggi in aereo è meglio preferire tra le molte valigie online rigide per evitare problemi. La resistenza del materiale scelto per realizzare il trolley assume un ruolo fondamentale poiché spesso le valigie, soprattutto se vengono imbarcate, vengono trattate senza i guanti di velluto e spesso lanciate in giro per i terminal perciò se il materiale non è resistente queste possono rompersi e subire danni come botte, graffi, urti etc.

Quali sono le misure standard per il bagaglio a mano?

Le misure che un trolley deve avere e rispettare per poter passare come bagaglio a mano così da non doverlo imbarcare, pagando anche, ma per potarlo a bordo con sé variano un po’ in base alla compagnia aerea, ma possiamo dire che la maggior parte delle volte il trolley deve essere 55 x 40 x 20. Le valigie online spesso hanno dimensioni di questo tipo per non creare problemi nel momento in cui devi prendere un volo.

Qual è il limite di peso per il bagaglio imbarcato in stiva?

Oltre a un limite di dimensioni che riguarda solo ed esclusivamente il bagaglio a mano da portare sull’aereo, i bagagli hanno anche dei limiti di peso, sia per portarli a bordo che per imbarcarli. Per i bagagli più grandi che ti porti dietro per un viaggio più lungo, il peso varia da compagnia a compagnia ma di solito è intorno ai 20 chilogrammi. È perciò importante nel momento in cui scegli la tua valigia tener conto del peso stesso della valigia perché se questa pesa molto, potrai inserire meno indumenti e cose tue da portare con te.

Posso demolire la mia auto gratis?

La demolizione dell’auto viene vista dal proprietario come qualcosa di particolarmente ostico. In realtà si tratta di qualcosa di piuttosto semplice. Quando la vostra automobile non funziona più oppure non la usate più anche se funzionante, non potete abbandonarla su suolo pubblico. Se volete mantenerla su strada siete costretti comunque sia a pagare bollo e assicurazione auto, una spesa inutile per una macchina che non usate. Molto più economico sicuramente farla demolire.

Ci sono alcune situazioni in cui è possibile demolire la vettura gratuitamente. Potete rivolgervi a autodemolizioni Roma per maggiori informazioni in merito. Le vetture possono essere demolite gratis quando sono di un modello abbastanza recente o comunque è possibile utilizzare la macchina per ottenere nuovi pezzi di ricambio da vendere ad altri clienti.

In questo modo si può demolire l’automobile gratuitamente. Come fare quindi?

Dovete procedere come per qualsiasi altra demolizione auto. Andate all’azienda che si occupa di questo, cioè dal demolitore, con la carta di circolazione, il certificato di proprietà e un vostro documento d’identità. La vettura chiaramente deve essere munita di targa.

Se avete smarrito la carta di circolazione, il certificato di proprietà o la targa dovete portare una denuncia effettuata presso gli organi competenti. Potete portare l’automobile anche se non è vostra, purché appunto siete stati incaricati dal proprietario.

Non potete demolire l’automobile se sottoposta a fermo amministrativo. Se non avete pagato l’ultimo bollo o più bolli, dovete prima mettervi in regola e dopo far demolire l’automobile.

Portando la vostra automobile vi verrà detto subito se per voi è gratuita la sua demolizione. In ogni caso, così come previsto dal decreto 209 del 2005, vi verrà rilasciato un docimento, il Certificato di Rottamazione, al cui interno sono inseriti i vostri dati, quelli della macchina e deòòìazoemda che ha effettuato la demolizione.

Cane corso: l’ambiente ideale è la casa, nonostante la stazza

Hai deciso di adottare un cane corso? Ambiente ideale per questa razza, al contrario di quanto si potrebbe pensare, è l’appartamento. A dispetto della stazza (può raggiungere i 50 chili per 68 centimetri di altezza) e dell’apparenza, infatti, si tratta di un cane tranquillo, facile da addestrare e che ben si adatta agli spazi chiusi, a patto certo che siano organizzati a sua misura e che il padrone si prenda cura di lui con attenzione e devozione.

Cane corso: ambiente ideale, carattere e addestramenti della razza

Come si accennava, infatti, il cane corso è un cane dolce, sensibile, tranquillo. Ama le coccole, tanto da risultare per certi versi “appiccicoso” nei confronti del padrone e tanto che gli esperti consigliano che l’arrivo a caso del cane corso sia accompagnato dal trovare uno spazio in disparte, magari attrezzato ad hoc per il cane (basta un tappetino, ma ci sono tanti accessori che potrebbero rendere più accogliente la zona) e dove questo possa andare a rifugiarsi da solo e lontano dal padrone. In altre parole? Chi si prende cura del cane corso, ambiente ideale, dieta funzionale, carattere del cane e possibile approccio psicologico deve conoscerli al meglio. E fin dal primo giorno di arrivo nella casa: non importa se cuccioli, infatti, i cani corso devono essere abituati fin da subito a stare soli e ad avere una certa indipendenza.

Anche se abituato a vivere (e bene) in casa, comunque, il cane corso andrebbe fatto uscire regolarmente, anche due o tre volte al giorno. E non si può ignorare, poi, la versatilità di questa razza, specie quando si tratta di valutare se prendere o meno un cane corso e se il posto in cui si vive è adatto alla vita dell’animale. Non ci sono temperature ideali per un cane corso, anche se si dovrebbe considerare che si tratta di un cane di origini italiane (è diretto discendente dal molosso romano e classificato dalla FCI appunto come molossoide) e quindi abituato a un clima mite e non troppo rigido. Ci sono, però, esemplari di cani corso che riescono a vivere bene anche in zone piuttosto calde o dal clima più rigido. Versatile, però, la razza lo è anche quando si tratta della sua natura: corso deriva, infatti, dal latino cohors e significa letteralmente guardiano, protettore della casa. Ciò significa che un cane corso è ideale come cane da guardia, ma può essere considerato anche un cane da riporto, da difesa e senz’altro come cane di compagnia per quel carattere dolce e sensibile di cui si accennava. Per le stesse ragioni, un cane corso ha ambiente ideale un ambiente molto frequentato, che premi il contatto con le persone, anche i più piccoli, e dove possa trovare comunque il suo angolo di tranquillità dove riposare o mangiare. Come avviene per qualsiasi altra razza, insomma, anche per il cane corso ci si dovrebbe chiedere prima se si è davvero in grado di assicurare al proprio cane corso l’ambiente ideale e come prendersene cura nel modo migliore possibile.

Imbiancare casa: un guida essenziale alle cose da sapere

Ci risiamo: è il momento di imbiancare casa e hai tante domande a cui vorresti trovare risposta. Che colori dovrei scegliere? Potrei usare effetti e finiture speciali? Posso fare da me o dovrei rivolgermi a un professionista? Quanto mi costerà? Qual è il momento migliore per farlo? La maggior parte di questi interrogativi non hanno una risposta precisa: molto dipende infatti dalle singole esigenze, dal risultato che si spera di ottenere, oltre che dal motivo per cui si sceglie di pitturare casa ovviamente. Ci sono, però, delle considerazioni generiche che vale la pena di fare prima di rivolgersi a una ditta specializzata o di provare il fai da te.

Tutto quello che c’è da sapere prima di pitturare casa

Se davvero la propria abitazione ha bisogno di essere ritinteggiata, per esempio. È certo una buona pratica procedere periodicamente a pitturare le pareti: è una questione d’igiene oltre che di estetica, dal momento che – anche nel caso in cui ci scelgano soluzioni ad hoc come le tinture lavabili – sono la parte che si pulisce meno della casa. Soprattutto se si hanno bambini, poi, potrebbe essere necessario imbiancare casa piuttosto spesso (a chi non è mai capitata una marachella che ha come risultato un bel disegno sul muro?). La domanda in assoluto più quotata prima di tinteggiare casa, però, è certamente: di che colore lo faccio? La palette di tinte a disposizione è ormai vastissima e non c’è regola da seguire se non quella del gusto personale.

Certo, c’è anche una nutrita psicologia dei colori che indica quali sono le tinte migliori a seconda dell’effetto che si vuole ottenere: se l’obiettivo è rilassarsi, così, meglio scegliere colori come blu o viola, ideali nelle camere da letto; se invece si vuole suggerire un’idea di calore e intimità meglio le tinte del giallo-arancio. Le migliori ditte del settore, poi, potrebbero proporti una serie pressoché infinita di effetti e finiture: ce ne sono alcune che sono più alla moda (e soprattutto più gradevoli alle vista!) di altre, ma non farti ingannare dalle tendenze, scegli solo ciò che veramente soddisfa al meglio i tuoi gusti. Prima di imbiancare casa, comunque, ci sono altre due componenti chiave da considerare: il tempo e il budget a disposizione. Quanto al budget, si può fare una stima complessiva considerando la grandezza della superficie che si deve pitturare e calcolando il costo al metro quadro della pittura (si trova facilmente, anche sul web). Certo, va tenuto in conto che se si sceglie di affidarsi a dei professionisti ci saranno dei costi di mano d’opera, a volte anche non indifferenti. Quanto al tempo, invece, la prima cosa da sapere è che non esiste un periodo migliore in assoluto per imbiancare casa: tutto dipende dai propri impegni, dalla possibilità per esempio di lasciare casa libera o di poter essere presenti nel caso si voglia seguire personalmente i lavori, se non ovviamente da quando si riescono ad avere abbastanza giorni liberi nel caso in cui li si voglia eseguire personalmente.

10 cose da non buttare mai nel lavandino

  1. Capelli e peli. I capelli e i peli non andrebbero mai butti giù nello scarico del lavandino perché sono davvero terribili: questi, infatti, s’attorcigliano creando un groviglio che poi blocca tutti gli altri residui che vengono buttati nel lavandino, dando origine a un’ostruzione che solo l’idraulico Milano può risolvere.
  2. Sapone e dentifricio. I residui di sapone e di dentifricio sono un problema per i tubi perché una volta che sono entrati si seccano e creano una restrizione del tubo. Sarebbe opportuno fare più attenzione.
  3. La spazzatura raccolta da terra va sempre buttata nell’immondizia e mai nel lavandaio come, invece, fanno ancora in moltissimi.
  4. Residui di cibo. Il cibo avanzato non va buttato nel lavandino nemmeno se è semi liquido. I pezzettini e le altre parti si possono incastrare nei tubi, in particolar modo in corrispondenza delle curve.
  5. Oli e grassi. gli oli e i grassi derivanti dalla cottura andrebbero raccolti e non butti nel lavandino poiché questi si possono solidificare nel tubo, creando un blocco che impedisce all’acqua di scorrere via.
  6. Vernici e colle. Le vernici e le colle sono dei prodotti che hanno nella loro formulazione delle sostanze tossiche, le quali son dannose per i tubi perché potrebbero corrodere gli stessi o anche le guarnizioni.
  7. Fondi del caffè. Nonostante sembrino innocui, i fondi del caffè sono da buttare nel bidone dell’umido secondo le regole comunali sulla raccolta differenziata e non nel lavandino.
  8. Batuffoli di cotone. Il cotone usato per pulirsi una ferita o per togliere il trucco non va mai messo nello scarico del lavandino dove può andare a creare un blocco all’interno dei tubi che può essere tolto solo dall’idraulico Milano.
  9. Carta ed etichette. È necessario fare attenzione alle etichette adesive di carta che si possono essere sulla frutta che non devono finire nel lavandino mentre si puliscono mele, banae, pere etc.
  10. Gusci di uova. I gusci delle uova vanno buttati nel bidone dell’umido e mai nello scarico del lavandino dove potrebbero accumularsi assieme ad altri residui e dare origine a un’ostruzione.

Trucchi per fare un trasloco e sistemare gli oggetti nella nuova casa velocemente

Fare un trasloco è come lavorare infatti bisogna pulire, sistemare, catalogare, collocare tutto nelle scatole, disfare i “bagagli” e molto altro ancora. Insomma, stanca, stressa e non si rivela tanto positivo per chi lo deve fare, molto meglio quando è tutto finito dunque!

 

Le regole per far filare tutto liscio sono diverse, per esempio la nuova abitazione va sfruttata al meglio quindi lo spazio deve essere organizzato tutto da capo. C’è il fattore pulizia, una casa nuova ha sempre bisogno di essere pulita a dovere. Inoltre nelle stanze è bene non mettere scatoloni con oggetti che non c’entrano proprio niente, come nella camerina la roba di cucina! Per far questo è sufficiente catalogarle, quindi con un pennarello indelebile scrivere quale parte della casa rappresenta lo scatolone come “bagno”, “camera” e via così.

 

Traslocare a Brescia può essere problematico senza esperienza nei traslochi, proprio per questo è sempre meglio conoscere il terreno in cui si gioca. Anche l’aiuto di professionisti non è affatto da escludere, noleggiando un furgone per esempio si risparmia denaro e fatica. Ma di questo parleremo dopo. Ecco alcuni consigli utili per fare un trasloco sereno e senza stress.

 

Trucchi per fare un trasloco in modo efficiente

Per un buon trasloco è importante non tralasciare niente, quindi serve qualcosa per scrivere come un pennarello a punta media e di un colore scuro. Dello scotch da imballaggio e diversi scatoloni (misura media e grande). Una volta che nei contenitori è stato scritto cosa possono contenere è più facile evitare il caos. C’è chi non usa questa strategia e si ritrova nella confusione.

 

Sapere con certezza il tempo necessario per il trasloco è utile per lavorare sull’organizzazione. Per esempio se occorrono due giorni magari è meglio farlo cadere nel fine settimana quando una persona ha più tempo libero. Inoltre c’è da pulire casa vecchia e casa nuova, quindi va organizzato anche il tempo per queste due faccende. L’abitazione in cui non è ancora stato messo piede per viverci come è messa? Ci sono dei lavori da fare? Va ristrutturata (quindi tempo, denaro e sporcizia che si aggiunge)? Ha bisogno di molte pulizie? Anche questo deve essere calcolato ovviamente!

 

In molti decidono di buttare via delle cose o di vederle prima di cambiare appartamento. I motivi possono essere variabili, per esempio mobili danneggiati e che occupano troppo spazio, arredamento non centrato con la nuova casa e molto altro ancora. Avendo le idee chiare sul cosa tenere e cosa evitare di mettere nel furgone-vettura permettere di semplificare tutto, visto che il numero di oggetti diminuirà. Ovviamente se viene fatto con largo anticipo è tutto tempo guadagnato.

 

Tutta l’oggettistica delicata come la porcellana o il vetro, dovrebbe essere messa negli scatoloni con dei giornali. Anche quella carta con le bolle che permette una maggiore protezione è di grande aiuto. Spesso molti tra questi oggetti non sono usati così “frequentemente”, quindi via in anticipo! Un altro modo per diminuire la mole di lavoro frefissata al giorno X quindi quando c’è il trasloco.

 

Tornando sul tema precedente, è consigliato chiedere un servizio a un’azienda del settore, ci sono molti professionisti pronti ad aiutare nei traslochi.

Come scegliere l’azienda specializzata in produzione di tapparelle che fa più al caso proprio

Trovare un buon serramenta di fiducia non è semplice e, soprattutto, non è un’incombenza trascurabile: in gioco c’è la sicurezza e la funzionalità della propria casa. Chi si occupa di produzione tapparelle, infatti, non si occupa solo di “semplici” sistemi di apertura: su lui incombono la protezione efficace dell’edificio, il suo isolamento da caldo, freddo, rumore e altri agenti atmosferici e, più in generale, l’efficienza sotto diversi aspetti dello stabile. Per questo, insomma, quando arriva il momento di pensare a serrande e tapparelle per la propria casa, andrebbe fatta una scelta quanto più consapevole possibile.

 

Tutte le qualità da ricercare in chi si occupa di produzione di tapparelle

Cosa chiedere, allora, a chi si occupa di produzione di tapparelle? Innanzitutto professionalità ed esperienza nel settore: l’ideale sarebbe, in altre parole, affidarsi solo a ditte bene referenziate o ad aziende che abbiano anni e anni di portfolio nel campo. È l’unico modo per assicurarsi un servizio ottimo e, ancor prima dei risultati, tutta l’assistenza e il supporto di cui si ha bisogno. Un buon addetto ai lavori, infatti, non si limita a “vendere” un servizio (il montaggio delle tapparelle) o “piazzare” un prodotto (il profilo in alluminio, piuttosto che quello in PVC): è innanzitutto un consulente e ha come missione quella di trovare insieme al cliente la soluzione che meglio si adatta ai suoi bisogni, che meglio soddisfa le sue aspettative e che, soprattutto, gli garantisca i risultati migliori. Raramente, del resto, un semplice cliente può conoscere fino in fondo i segreti e i trucchi del settore come chi si occupa ogni giorno di produzione di tapparelle: condurlo sulla retta via, evitare che vengano prese decisioni sbagliate e fare il bene della casa è, allora, tra le missioni di una buona azienda di serramenta. Oltre che, su un piano più pratico, essere in grado di offrire soluzioni personalizzate e tarate ad hoc sulle esigenze del singolo cliente: dalle dimensioni delle aperture al coibentaggio dei cassonetti delle serrande, sono tante le specifiche che possono variare di volta in volta e quando le soluzioni standard non bastano, un vero professionista del settore deve poter offrire soluzioni pensate su misura. Al contrario di quanto si potrebbe pensare, infatti, l’artigianalità è un valore cardine anche in un settore come questo: le migliori aziende che si occupano di produzione di tapparelle sono quelle che hanno mantenuta intatta l’attenzione e la cura quasi artigiana per il prodotto finito, pur senza rinunciare s’intende alla ricerca e all’innovazione. Com’è facile immaginare, infatti, si tratta di un settore molto esposto ai cambiamenti: cambiano le tecniche di lavorazione, i materiali, i design, le finiture e per potersi dire davvero all’avanguardia un’azienda ha bisogno di investire, e tanto, sulla ricerca. Persino l’attenzione alle tendenze di stile, abitativo ovviamente, è tra le qualità che si dovrebbero ricercare in un’azienda che si occupa di produzione di tapparelle: chi non uscirebbe mai senza l’accessorio giusto, infatti, perché dovrebbe negare alla sua casa le finiture migliori?

Come avere le anticipazioni della puntata in onda oggi di Uomini e Donne?

Il programma numero uno

Il pomeriggio di Canale 5 registra sempre moltissimi ascolti grazie a una programmazione davvero ricca che teine milioni e milioni di telespettatori incollati al televisore per scoprire come vanno a finire le loro vicende preferite. Tra i diversi programmi che appassionano gli italiani da anni c’è Uomini e Donne, ideato e condotto dalla bravissima Maria De Filippi, che dopo ha prodotto altre trasmissioni amatissime come C’è Posta Per Te e Amici. Il talent show per i giovanissimi che ha sfornato davvero moltissimi talenti negli ultimi anni. Uomini e Donne va in onda tutti i pomeriggi assieme anche a programmi come Il Segreto, Una Vita e anche Pomeriggio 5.  I protagonisti preferiti che si incontrano per trovare il vero amore, cercando di conoscersi al meglio, combattuti tra fama e amore sta alla base di questo show che va in onda ormai da moltissimi anni.

Tutto quello che accade nella puntata di oggi

Può essere che per diversi motivi ti perdi la puntata di oggi perché magari hai un appuntamento, devi recupere delle ore di lavoro o altri impegni che non sono derogabili. Se vuoi conoscere a tutti i costi che cosa accade tra i tronisti e i corteggiatori più famosi di tuta Italia, devi per forza seguire le anticipazioni di uomini e donne oggi. Se vuoi avere delle anticipazioni per capire che cosa succede oggi tra i tuoi personaggi preferiti del celebre programma del pomeriggio di Canale 5, le anticipazioni sono quello che fa al caso tuo. Tutti aspettano di sapere che cosa è successo dopo la scelta di Luca Onestini e Rosa Perrotta. Il primo ha deciso di frequentare Soleil tra le diverse corteggiatrici che lo avevano incuriosito durante le puntate. Ma vedremo anche come sta andando tra Rosa Perrotta e Luca Tartaglione: l’amore continua? O era solo un colpo di fulmine? Questi episodi che ci fanno vedere che accade dopo la scelta sono davvero molto seguiti e animano sempre il pomeriggio.

Che cosa fare con il cartongesso durante la ristrutturazione? 6 idee davvero sorprendenti e stilose

  1. Il parapetto. Una soluzione che può essere realizzata con il cartongesso durante le ristrutturazioni edili Roma invece di realizzare un parapetto con altri elementi come il legno o il ferro battuto.
  2. Il controsoffitto per l’illuminazione. Una soluzione che si può realizzare con il cartongesso in modo facile e molto pratico è il controsoffitto. Potrai studiare un’illuminazione diversa e creare varie altezze del soffitto per realizzare un progetto di design. molti sono soliti installare un controsoffitto di questo tipo in corridoio e inserire dei faretti che sono delle piccole luci. In camera dai bambini puoi riporre lo stesso facendo sì che il controsoffitto diventi un cielo stellato, per esempio.
  3. Una cucina in muratura. Il cartongesso è la soluzione che stavi cercando per poter realizzare la cucina in muratura che hai sempre sognato, puoi anche decidere di fare solo una parte in muratura come può essere la cappa o una parte del muro dove poi mettere delle pastarelle che danno l’effetto dei mattoni a vista.
  4. Soluzioni per l’acqua design. Rifare il bagno è spesso uno dei motivi principali per cui si da il via a una ristrutturazione. Invece di prendere un box doccia con i lati in vetro puoi realizzare il box con delle pareti in cartongesso che poi saranno rivestite con le piastrelle che preferisci, come le modernissime con il mosaico. Si realizza poi un piccolo controsoffitto per far cadere l’acqua dal soffitto come una piccola cascata a o una leggera pioggia.
  5. L’isola in cucina. Il cartongesso consente di realizzare anche un’isola in cucina così avrai maggiore spazio per lavorare la preparazione dei pasti e non solo. mettendo degli sgabelli tipo bar si può fare colazione sull’isola. L’isola è anche una buona soluzione per dividere l’angolo cottura dalla zona giorno in un moderno open space.
  6. Le pareti divisorie. L’uso più comune del cartongesso durante le ristrutturazioni edili Roma resta pur sempre realizzare delle pareti divisorie che ti permettono di ridistribuire gli spazi per rendere la tua casa diversa da come era prima.