Il solare termodinamico: di che cosa si tratta, dove è utilizzano e che tipi ci sono.

Di che cosa si tratta.

Il solare termodinamico è una particolare tecnologia che ha lo scopo di assorbire le radiazioni solari per determinare il riscaldamento di un fluido termovettore, come per esempio un olio minerale, sali fusi o del gas. Con questo sistema viene a generarsi un’energia meccanica e, in seguito, l’energia elettrica. Questo sistema è detto anche solare a concentrazione che serve a trasformare l’energia termica proveniente dall’irraggiamento solare in energia elettrica. Il solare termodinamico è l’energia rinnovabile migliore che c’è.

Dove è utilizzano.

Oggi gli impianti che sfruttano questo tipo di tecnologia sono i sistemi solari termodinamici a collettori parabolici lineari, i sistemi solari termodinamici a torre centrale e i sistemi solari termodinamici dish-stirling. Vediamoli brevemente nel dettaglio.

  • I sistemi solari a collettori parabolici lineari sono costituiti da file di collettori a parabola che riflettono le radiazioni solari per andare a concentrarle su un tubo ricevitore, dove scorre un fluido termovettore che viene riscaldato fino a 400 gradi per convertire la radiazione solare in energia termica che alimenta un ciclo a vapore per generare corrente elettrica.
  • I sistemi solari termodinamici a torre centrale utilizzano degli eliostati, cioè una serie di specchi riflettenti, grandi 100 mq che sono messi in cerchio per seguire il movimento del sole, concentrandone le radiazioni verso il ricevitore che è messo su di una torre. Qui è collocata una caldaia che contiene il fluido termovettore che produce vapore per alimentare l a turbina che genera energia elettrica.
  • I sistemi dish-stirling sono costituiti da una parabola riflettente che segue il movimento del sole, concentrandone le radiazioni su un ricevitore: lo stirling. Questo motore ha un sistema a combustione esterna che viene collocato nel punto focale che si riscalda fino a raggiungere altissime temperature. L’energia termica generata, tramite sistemi e meccanismi vari, si trasforma in energia meccanica e finalmente si ottiene l’energia elettrica, grazie a un alternatore bifasico.

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